giovedì 30 gennaio 2014

Modello 730/2014: aumentano le detrazioni fiscali per le erogazioni in favore dei partiti politici

Nella prossima dichiarazione dei redditi i contribuenti Italiani, che in alcuni casi si sono visti decurtare la possibilità di detrarre le spese sostenute nell’anno 2013, avranno la possibilità, per alcuni oneri, di vedersi addirittura aumentata la percentuale di detrazione fiscale.
Sembra impossibile ma è proprio così! Sarà un caso?...  ma questa possibilità è stata concessa per i contributi a favore delle onlus e dei partiti politici.
La Legge n. 96 del 06/07/2012  ha infatti previsto che, per il periodo d’imposta 2013, le erogazioni liberali effettuate nei confronti delle Onlus  (nel limite di euro 2.065,00 annui ) e per i partiti e movimenti  politici ( per le somme comprese tra 50 e 10.000 euro) saranno detraibili nella misura del 24% in sostituzione del precedente 19%.
Condizione essenziale per poter portare in detrazione tali oneri è che le somme siano erogate tramite versamento bancario e/o postale (non è ammesso il versamento in contanti).
Non è consentita la detrazione per  le somme versate per conto di familiari fiscalmente a carico, come avviene per altri tipi di oneri.
Mentre nella normativa precedente la possibilità di detrarre le erogazioni effettuate era possibile solo per i partiti che avevano una rappresentanza parlamentare al senato e/o alla camera, con la nuova dichiarazione dei redditi tale possibilità è stata estesa anche all’ambito politico regionale ed europeo.
Ma non è ancora finita! Infatti, per la prossima dichiarazione relativa ai redditi del 2014 le agevolazioni aumentano: il D.L. n. 149/2013 ha infatti previsto che, per i partiti iscritti nella prima sezione dell’apposito registro previsto dallo stesso decreto, è concessa una detrazione di imposta pari al 37% per importi compresi tra 30 e 20.000 euro  e del 26% per importi da 20.001 a 70.000 euro.

mercoledì 29 gennaio 2014

Controlli preventivi sui rimborsi superiori a 4000 euro richiesti con il modello 730/2014

   
Al fine di evitare l'indebita erogazione di rimborsi IRPEF richiesti con la presentazione del modello 730, la Legge di stabilità 2014 ha previsto l'introduzione di una particolare attività di controllo quando le somme richieste superano i 4.000 euro.

Tali controlli dovranno essere effettuati entro sei mesi a decorrere dal termine di trasmissione telematica della dichiarazione dei redditi modello 730/2014 (30 giugno), il termine ultimo per completare i controlli sarà quindi il 30 dicembre e poiché i rimborsi saranno erogati direttamente dall'Agenzia delle entrate al termine della verifica, la maggior parte dei contribuenti che si trovano in questa situazione potranno beneficiare del rimborso solo a partire dall'anno 2015.

Ma tali controlli preventivi vengono attivati solo per il fatto che i rimborsi superino i 4.000 euro?

Dall'esame della norma si rileva che detti controlli verranno effettuati sull'effettiva spettanza delle detrazioni per i familiari a carico e/o in presenza di eventuali eccedenze riportate dagli anni precedenti.

Si ritiene quindi, in attesa di un chiarimento da parte dell'Agenzia delle entrate, che in presenza di dichiarazioni che non contemplino la presenza di familiari a carico e di eccedenze di crediti relative ad anni precedenti, che il rimborso potrà essere erogato direttamente dal sostituto d'imposta anche per importi superiori al limite dei 4.000 euro consentendo quindi ai contribuenti di ricevere sulla busta paga e/o pensione le somme spettanti entro il consueto termine (luglio/agosto 2014).

Per i contribuenti, che abitualmente presentano la dichiarazione congiunta ci potranno essere più probabilità di superare il suddetto limite poiché l'importo che dovrà essere preso a riferimento sarà dato dalla somma dei crediti di ciascun coniuge.

martedì 28 gennaio 2014

Modello 730 2014 principali novità:

Modello 730 2014 principali novità:

PRINCIPALI NOVITA' DEL MODELLO 730/2014

possono presentare il modello 730 anche in assenza di un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio, i contribuenti che nel 2013 hanno percepito redditi di lavoro dipendente, redditi di pensione e/o alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, e nel 2014 non hanno un sostituto d’imposta che possa effettuare il conguaglio. Il modello 730 situazioni particolari va presentato a un Caf o a un professionista abilitato e nel riquadro “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio” va barrata la casella “Mod. 730 dipendenti senza sostituto”

da quest’anno è possibile utilizzare il credito che risulta dal modello di dichiarazione 730/2014, mediante la compensazione nel modello F24, per pagare oltre che l’Imu dovuta per l’anno 2014, anche le altre imposte che possono essere versate con il modello F24;

è elevato l’importo delle detrazioni d’imposta previste per i figli a carico (calcolate da chi presta l’assistenza fiscale in relazione al reddito del contribuente): da 800 a 950 euro per ciascun figlio a carico di età pari o superiore a tre anni e da 900 a 1.220 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni. Inoltre, è elevato da 220 a 400 euro l’importo aggiuntivo della detrazione per ogni figlio con disabilità

per le spese relative a interventi di recupero del patrimonio edilizio sostenute nell’anno 2013 la detrazione d’imposta è riconosciuta nella misura del 50 per cento

ai contribuenti che fruiscono della detrazione per le spese relative ad interventi di recupero del patrimonio edilizio, è riconosciuta una detrazione d’imposta del 50 per cento per le ulteriori spese sostenute dal 6 giugno 2013 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione, che spetta su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro, viene ripartita in 10 rate di pari importo da chi presta l’assistenza fiscale

è riconosciuta per l’anno 2013 la detrazione d’imposta per le spese relative agli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici. La misura della detrazione è elevata dal 55 al 65 per cento per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre

è riconosciuta una detrazione d’imposta nella misura del 65 per cento, fino ad un ammontare complessivo di spesa non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare, per le spese sostenute dal 4 agosto al 31 dicembre 2013 per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche, le cui procedure autorizzatorie sono attivate dopo il 4 agosto 2013, su edifici adibiti ad abitazione principale o ad attività produttive ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (sezione III-A, codice 4 in colonna 2, e sezione III-B del quadro E);

è riconosciuta una detrazione d’imposta del 19 per cento per le erogazioni liberali in denaro in favore del Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato

le detrazioni relative alle erogazioni liberali a favore delle ONLUS e alle erogazioni liberali a favore di partiti e movimenti politici sono elevate dal 19 al 24 per cento

la detrazione prevista per le erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro, finalizzate all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa, è estesa alle erogazioni a favore delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e delle università e alle erogazioni finalizzate all’innovazione universitaria

è possibile destinare una quota pari all’otto per mille dell’Irpef all’Unione Buddhista Italiana o all’Unione Induista Italiana ed è possibile dedurre dal proprio reddito complessivo, fino all’importo di 1.032,91 euro, le erogazioni liberali in denaro a favore dell’Unione Buddhista Italiana e dell’Unione Induista Italiana;

nel caso di opzione per la cedolare secca, è ridotta dal 19 al 15 per cento la misura dell’aliquota agevolata prevista per i contratti di locazione a canone concordato sulla base di appositi accordi tra le organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini, relativi ad abitazioni site nei comuni con carenze di disponibilità abitative e negli altri comuni ad alta tensione abitativa individuati dal CIPE con apposite delibere

per i fabbricati concessi in locazione, è ridotta dal 15 al 5 per cento la deduzione forfetaria del canone di locazione, prevista in assenza dell’opzione per il regime della cedolare secca;
per i premi di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni l’importo complessivo massimo sul quale calcolare la detrazione del 19 per cento è pari a 630 euro .

Contributi inps a perdere

 Ci sono in Italia un milione di lavoratori che stanno versando contributi previdenziali, anche piuttosto salati, ma inutilmente. Non riusciranno mai, infatti, a maturare il diritto ad una pensione. Si tratta della quasi totalità dei lavoratori a progetto, dei lavoratori autonomi occasionali, dei collaboratori parasubordinati e altre categorie di minor rilevanza. Insomma di quasi tutti i lavoratori che versano i loro contributi alla gestione separata Inps. Il problema di costoro è tutto richiuso in un concetto piuttosto tecnico, quello di “minimale contributivo”. In sostanza a loro viene accreditato un mese di contributi, validi ai fini pensionistici, solo se dichiarano un reddito di almeno 1.295 euro al mese, e su questo ci versano i relativi contributi (nel 2014 l’aliquota è salita al 28,72%). Se il loro reddito è invece, per esempio, la metà di questa cifra, ci vorranno due mesi di lavoro per mettere insieme un mese di contributi. E così via. A parte gli amministratori, la stragrande maggioranza di coloro che versano alla gestione separata non arriva a questi livelli di reddito. Quindi rischia seriamente di versare contributi senza riuscire mai a maturare un diritto alla pensione. Ma siccome il peggio non ha mai fine, nei prossimi anni l’aliquota contributiva, che già è salita dal 10% al 28% in meno di vent’anni, è destinata ad arrivare al 33% entro il 2018. Aumentando così i contributi versati a perdere. (Italia Oggi)

ISEE: IN ARRIVO IL NUOVO RICCOMETRO



Che tra i contribuenti italiani e le autocertificazioni per usufruire di prestazioni sociali agevolate non ci fosse un particolare "feeling" era cosa risaputa, ma a fare chiarezza sulla reale entità delle dichiarazioni infedeli presentate ogni anno, è arrivata la pubblicazione di uno studio del Lef (associazione per la legalità e l'equità fiscale) dal quale si evince che su circa dieci miliardi di euro che vengono erogati con l'ISEE, il 20% va a famiglie che grazie all'omissione di dati patrimoniali e reddituali riescono a superare, nelle graduatorie delle prestazioni agevolate, chi ne avrebbe legittimamente diritto.

In particolare, secondo la ricercaclicca per leggere l'articolo completo

lunedì 27 gennaio 2014

ISEE: OGNI ANNO 2 MILIARDI A FAMIGLIE CHE NON NE HANNO DIRITTO



Degli oltre dieci miliardi di euro che ogni anno vengono distribuiti con l'Isee (indicatore della situazione economica equivalente), il 20% va a famiglie che, grazie all'evasione, scavalcano nelle graduatorie i contribuenti corretti.


Lo rivela uno studio del Lef (l'associazione per la legalità e l'equità fiscale), secondo cui circa due miliardi di euro vanno a famiglie che non ne avrebbero diritto. Secondo la ricerca, presentata al Cnel, con un'evasione di 10 mila euro si riesce a ottenere un vantaggio che può arrivare fino al 60% rispetto a chi, nell'identica situazione familiare e reddituale, dichiara tutto. (italia Oggi)

domenica 26 gennaio 2014

Scadenza canone Rai all’orizzonte:
stesso importo dello scorso anno
Ultimi sette giorni per poter pagare, senza sanzioni, l’abbonamento alla Tv. La cifra dovuta può anche essere frazionata in due rate semestrali o in quattro trimestrali
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Prossimo il termine di scadenza, fissato al 31 gennaio, per mettersi in regola con il canone Tv, senza incorrere nelle sanzioni previste per i ritardatari.

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 23 gennaio il decreto 17 dicembre 2013 del ministero dello Sviluppo economico, che annualmente definisce le tabelle per l’adeguamento dei canoni di abbonamento alle radiodiffusioni.

Per il 2014, il tributo è stato confermato nella stessa misura indicata dal Dm 20 dicembre 2012 per l’anno 2013, cioè 113,50 euro. Come negli anni passati, si può versare in un’unica soluzione oppure si può scegliere il pagamento rateale, in due tranche semestrali da 57,92 euro ciascuna con scadenze 31 gennaio e 31 luglio o in quattro trimestrali da 30,16 euro ciascuna, entro l’ultimo giorno dei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre.

Chi è tenuto al pagamento del canone
È bene ricordare che anche chi non ama guardare la televisione è tenuto al pagamento del tributo se in possesso di “apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni”. Definizione questa che comprende tutti gli apparecchi muniti di sintonizzatore per la ricezione del segnale, sia terrestre sia satellitare, di radiodiffusione dell’antenna radiotelevisiva.

Come sempre, le eccezioni confermano la regola. Sono previste, infatti, esenzioni dal pagamento del canone per determinate categorie di contribuenti, come, ad esempio, i militari della Nato e i contribuenti “over 75” che rientrano nella fascia di reddito richiesta.

Come si paga
Il canone Tv si può pagare in diversi modi: dal consueto bollettino postale che arriva direttamente a casa dalla direzione provinciale di Torino dell’Agenzia delle Entrate, alla banca, presso gli sportelli bancomat, oppure online o presso le tabaccherie e le ricevitorie che offrono i servizi Sisal e Lottomatica.(fiscooggi)