Secondo quanto comunicato dall'istituto, al ritardato incasso della pensione sarebbero interessati una platea di circa 800.000 pensionati, mentre gli altri 15 milioni continueranno a riscuoterle il primo di ogni mese se pensionati Inps e il 16 se pensionati Inpdap. Pericolo scampato quindi per i numerosi pensionati, che oltre a non ricevere il bonus di 80 euro, previsto dal governo Renzi solo per i lavoratori dipendenti, avrebbero avuto serie difficoltà da questo provvedimento, visto che le principali scadenze (mutui, fitti etc.) devono essere pagate entro i primi cinque giorni del mese.
La reazione contro il provvedimento è stata portata avanti con grande determinazione dai sindacati dei pensionati di cgil cisl e uil, che rappresentano circa sei milioni di pensionati, i quali attraverso i loro segretari generali di categoria hanno denunciato un vero e proprio "accanimento" nei confronti degli anziani. Gli stessi sindacati hanno convocato una giornata di mobilitazione per il giorno 5 novembre a Milano, Roma e Palermo, per rivendicare i diritti dei pensionati.
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