venerdì 7 novembre 2014

Arriva la "Local Tax", dal 2015 stop a Imu e Tasi




Secondo quanto recentemente annunciato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi in un incontro con l’ANCI (l’associazione dei comuni italiani) il 2014 dovrebbe essere l’ultimo anno nel quale i contribuenti italiani dovranno districarsi tra Tasi, Imu e balzelli vari per pagare le tasse che gravano sugli immobili.

Dal 2015 le nuove tasse parleranno “Inglese” è, infatti, in dirittura di arrivo la “Local Tax”, la nuova imposta unica che dovrebbe accorpare tutte le tasse locali previste dai comuni.

Addio quindi a imu e tasi ma soprattutto addio (si spera) al groviglio di aliquote, detrazioni e scadenze diverse previste dagli ottomila comuni italiani che hanno generato un vero e proprio caos ed hanno reso la vita difficile a consulenti, caf e cittadini.

La Local Tax in pratica dovrebbe includere tutte le attuali tasse sulla casa, in altre parole Imu e Tasi, la tassa sull’asporto rifiuti, l’addizionale comunale Irpef, l’imposta sulla pubblicità, la tassa sull’occupazione degli spazi e aree pubbliche, l’imposta di soggiorno e l’imposta di scopo.
Resterebbe invece fuori dalla local tax la Tari (tassa sui rifiuti) che continuerà ad essere pagata con le regole attuali.

Dal punto di vista del risparmio, in termini economici, per i cittadini non c’è da farsi nessuna illusione, infatti, gli introiti derivanti dalla nuova imposta unica garantiranno ai comuni un gettito stimato di circa 31 miliardi di euro.

E’ quindi improbabile che si verifichi una riduzione delle imposte per i contribuenti, ma ci si augura che la nuova local tax stabilisca delle regole generali per tutti i comuni e consenta loro di poter agire solo sulle detrazioni, in modo da rendere quantomeno più semplice il calcolo e il pagamento.

Naturalmente il nuovo sistema di tassazione è riferito al 2015, per il 16 dicembre 2014 sono sempre in scadenza le seconde rate di imu e tasi.

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